A che età l’uomo va in andropausa

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L’andropausa sta ad indicare quel il momento in cui, dopo una graduale diminuzione della produzione di ormoni sessuali maschili, come il testosterone, fino ad arrivare all’impossibilità riproduttiva. 

 

A che età l’uomo va in andropausa? Mentre tutte le donne vanno in menopausa, l’andropausa non colpisce tutti gli uomini, ma in genere presenta le prime evidenze a partire dai 45/50 anni. Ci sono alcuni fattori che favoriscono l’andropausa, in particolare, l’obesità, l’ipertensione, colesterolo alto. Quando questa problematica si presenta in maniera sintomatica, in genere si evidenziano riflessi sia di natura sessuale che di tipo fisico. Quindi cala il desiderio sessuale e le erezioni possono essere modeste o addirittura assenti, si può anche registrare un aumento di peso e una riduzione dei peli sul corpo. 

 

La diagnosi può avvenire solo a seguito di esami specifici come quelli del sangue o ecografie testicolari.

Andropausa significato

Mentre nelle donne l’interruzione definitiva del ciclo mestruale indica la menopausa, nell’uomo non esiste un evento che evidenzia la comparsa dell’andropausa. Si parla di tale fenomeno riferendosi, in genere, a una progressiva, ma comunque graduale riduzione dei livelli di testosterone circolanti nel sangue. 

 

Una transizione che si può verificare anche nell’arco di un tempo piuttosto lungo che può anche portare a un’insufficiente produzione di ormoni sessuali. 2 eventi che comunque possono anche non essere correlati, la presenza di uno non implica che poi si verifichi anche l’altro e viceversa. L’ipogonadismo (non produzione di ormoni sessuali) si può verificare anche in giovane età, quando si presenta a seguito di andropausa che si chiama, ad insorgenza tardiva. 

 

Mentre la donna con la menopausa perde anche la sua fertilità in quando non vengono più prodotti ovuli dal corpo, l’uomo potrebbe essere fertile per tutta la vita a meno che non si presentino malattie o incidenti ai testicoli o un carcinoma prostatico avanzato per cui è indispensabile procedere a castrazione chirurgica o medica.

 

Per indicazioni più specifiche rimandiamo al sito www.andreadelgrasso,it/

Andropausa sintomi: i più comuni

Quando si presenta l’ipogonadismo tardivo, alcuni uomini manifestano: depressione, perdita del desiderio sessuale, ma anche disfunzione erettile ed altri sintomi che possono essere tanto fisici quanto emotivi. Una situazione che alcuni uomini si trovano a vivere intorno ai 50 anni. 

 

Non sono però, questi, gli unici sintomi:

  • mancanza di energia; 
  • stanchezza; 
  • sbalzi di umore; 
  • basse capacità fisiche e muscolari 
  • aumento di peso; 
  • insonnia; 
  • bassa capacità di concentrazione; 
  • problemi di memoria; 
  • osteoporosi; 
  • riduzione dei peli sul corpo; 
  • vampate di calore.

Sintomi che sono spesso fastidiosi ed influiscono sulla qualità della vita. Nel caso in cui si noti la loro insorgenza, si consiglia comunque di rivolgersi ad uno specialista per capirne le cause ed eventualmente cercare di intervenire in maniera mirata per trovare un po’ di sollievo. 

 

Riconoscere i sintomi dell’andropausa può non essere semplice, visto che ogni soggetto può agire in maniera differente. Particolare attenzione occorrerebbe avere per i sintomi a livello psicologico che possono essere causa di perdita di fiducia, paura di non essere amati e notevoli difficoltà nel relazionarsi con gli altri. 

 

Per evitare risvolti psicologici è molto importante procedere a controlli periodici per la prevenzione di problematiche anche molto più gravi. 

 

Le cause

I livelli di testosterone diminuiscono con l’avanzare dell’età e questa è una cosa naturale. Una riduzione che in alcuni uomini avviene prima di altri ed è dovuta ad alcuni fattori determinanti. 

 

Ci sono, in effetti, casi in cui l’ipogonadismo ad esordio tardivo non è collegato agli ormoni. Ne sono sintomi: disfunzione erettile, perdita della libido e sbalzi d’umore, che possono essere il risultato di stanchezza, depressione e ansia. 

 

Tali stati psicologici si sviluppano a prescindere dal testosterone, attraverso la maturazione di pensieri negativi dettati da problemi nella vita privata o nel lavoro. Insomma, può essere causa di una diminuzione del testosterone, la classica crisi di mezza età. 

 

Oltre alle cause psicologiche, ci possono anche essere cause organiche come il diabete, l’aterosclerosi e la pressione alta. Oltre a questi, ci sono dei fattori che spesso vengono sottovalutati ma che possono avere dei seri riscontri sulla salute dell’uomo e dei suoi ormoni come:  assenza di sonno, dieta inadeguata, sedentarietà, alcolici, fumo. 

 

Quindi si rivela indispensabile agire tempestivamente all’insorgere dei primi sintomi, condurre uno stile di vita sano e non dimenticarsi di procedere sempre con la prevenzione.  

 

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