Cosa succede se non si paga il bollo auto

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L’acquisto di un’auto è una decisione importante che comporta una cospicua spesa iniziale, oltre a diversi impegni futuri come bollo, assicurazione e manutenzione. Per questo è fondamentale rivolgersi ad esperti del settore, in grado di guidare il cliente nella scelta del veicolo più adatto alle proprie esigenze e di supportarlo nella gestione di tutti gli aspetti burocratici e pratici. Realtà come www.sva-group.it, concessionaria ufficiale Volkswagen, Jaguar e Land Rover, sanno consigliare al meglio i propri clienti nell’acquisto di un’auto nuova o usata, fornendo tutte le informazioni necessarie su costi di gestione, imposte come il bollo auto e modalità di pagamento.

 

Invece di domandarsi cosa succede se non si paga il bollo auto, affidandosi al fai da te, è meglio rivolgersi a rivenditori esperti e competenti che, con la loro grande esperienza, sanno indicare le strategie migliori per evitare problemi con il fisco e circolare in strada senza conseguenze.

 

Cosa succede se non si paga il bollo auto: tutte le sanzioni

Chi omette di pagare il bollo auto è soggetto a sanzioni pecuniarie e interessi di mora, oltre al rischio di pignoramento del quinto dello stipendio. La conseguenza più grave è la radiazione dal Pubblico Registro Automobilistico a seguito di iscrizione a ruolo della cartella esattoriale, con ritiro immediato di targa e libretto.

 

Nel dettaglio chi non paga il bollo auto entro la scadenza deve corrispondere:

 

  1. Una sanzione amministrativa pecuniaria che varia dallo 0,1% al 10% dell’importo dovuto, per omessa o tardiva denuncia. Tale sanzione va ad incrementare l’importo complessivo da pagare;
  2. Gli interessi di mora calcolati sul debito residuo dalla data di scadenza originaria, al tasso annuo dello 0,5% (0,05% su base mensile);
  3. La cancellazione dal PRA a seguito di iscrizione a ruolo della cartella esattoriale notificata dall’Agenzia delle Entrate, con ritiro immediato di targa e libretto di circolazione. Per poter tornare in strada è necessario pagare l’intero debito e procedere alla reimmatricolazione del veicolo.

 

Nei casi di morosità protrattasi per molti anni, l’Agenzia delle Entrate può avviare la procedura di pignoramento presso terzi del quinto dello stipendio o della pensione, fino alla copertura completa del debito.

 

Bollo auto non pagato: blocco e attività di pignoramento

Quando il mancato pagamento del bollo auto supera i 3 anni di durata, l’Agenzia delle Entrate attiva una serie di procedure per il recupero coattivo del debito, che possono portare fino al pignoramento del quinto dello stipendio o della pensione.

 

Innanzitutto, l’Agenzia delle Entrate notifica al proprietario del veicolo una cartella esattoriale contenente l’ingiunzione di pagamento del debito, calcolato sulla base dell’importo originario del bollo, degli interessi maturati e delle spese di riscossione.

 

A seguito della mancata regolarizzazione della posizione, il debito è iscritto a ruolo, con l’aggravio di ulteriori spese amministrative, che si sommano a quanto già contenuto nella cartella esattoriale precedentemente notificata. Qualora neanche l’iscrizione a ruolo riesca a riportare alla regolarità il versamento del bollo, l’Agenzia delle Entrate può dare il via alla procedura di pignoramento. Attraverso un prelievo forzoso sul quinto dello stipendio o della pensione, effettuato direttamente dal datore di lavoro o dall’ente erogatore, le somme sono destinate al progressivo saldo del debito. Il pignoramento prosegue fino alla completa estinzione delle somme dovute.

 

Se non si paga il bollo auto cosa succede alla fine? Cancellazione al PRA

Il mancato pagamento del bollo auto per diversi anni comporta, come conseguenza estrema, la cancellazione del veicolo dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Quando il debito maturato supera la soglia di tolleranza, l’Agenzia delle Entrate procede con l’iscrizione a ruolo del debito stesso, emissione della relativa cartella esattoriale e notifica all’intestatario del veicolo.

 

A quel punto, il Ministero dei Trasporti dispone la cancellazione dal PRA, con tutte le pesanti conseguenze del caso. Sono infatti ritirati sia la targa che il libretto di circolazione, impedendo di fatto la circolazione del veicolo sulle pubbliche vie. Nonostante la cancellazione, il debito per il mancato pagamento del bollo auto permane.

 

Per regolarizzare la propria posizione e tornare in possesso di targa e libretto, il proprietario deve necessariamente:

 

  1. Effettuare il pagamento di tutte le somme dovute (bollo non pagato, sanzioni, interessi di mora)
  2. Presentare una nuova richiesta di iscrizione al PRA (reimmatricolazione), corredata da tutta la documentazione richiesta (collaudo, assicurazione, certificato di proprietà aggiornato).

 

Solo dopo aver completato queste pratiche è possibile tornare in strada con il proprio veicolo.

 

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