Il CBD è un composto chimico che è tratto dalla pianta della cannabis, sul quale, specialmente in questi ultimi tempi, si sta concentrando un interesse a livello mondiale. L’interesse è determinato soprattutto dalle possibilità che si stanno riscontrando per quanto riguarda le ricerche mediche sugli eventuali benefici che ci possono essere per la salute. I cannabinoidi come il CBD non hanno effetti psicotropi, ma svolgono un ruolo importante della segnalazione delle funzioni corporee per le risposte emotive e per il controllo motorio. Negli ultimi anni gli esperti hanno provato a testare l’efficacia di questi composti come analgesici o come antidolorifici. Le ricerche da questo punto di vista sono ancora in corso, ma sicuramente oggi siamo a conoscenza di molte informazioni su come utilizzare l’olio di CBD per alleviare il dolore.
Cosa può fare il CBD per il dolore neuropatico
Quando parliamo di dolore ci riferiamo soprattutto al dolore neuropatico, che è provocato da diverse condizioni e lesioni che possono danneggiare i nervi e che determinano un dolore di tipo cronico. Si tratta di manifestazioni sintomatologiche specifiche, che comprendono anche il formicolio, l’intorpidimento, la debolezza muscolare e il dolore acuto.
Uno studio del 2020 in particolare ha svolto dei test utilizzando l’olio di CBD usato a livello topico come trattamento per i pazienti che soffrivano di neuropatia periferica. È risultato così che il CBD applicato a livello topico ha potuto ridurre il dolore intenso e il dolore acuto. Inoltre agiva anche contro la sensazione di freddo e di prurito che potevano essere particolarmente fastidiose per i pazienti.
Il dolore neuropatico è uno dei più brucianti che si possono provare e la gravità è determinata soprattutto dal fatto che si tratta di un disturbo cronico. Le cause possono essere varie patologie, fra cui anche il diabete o la nevralgia o comunque tutte le malattie che comportano un’alterazione della funzione nervosa.
In tutti questi casi l’organismo può inviare al cervello dei segnali di dolore anche se non c’è stata una vera lesione. Ma vediamo quali sono le cause del dolore neuropatico e come il CBD può aiutare contro questo disturbo.
Le cause del dolore neuropatico
Il dolore neuropatico, come abbiamo già specificato, può dipendere da diverse malattie. Per esempio ci sono malattie come il diabete o il mieloma, che possono essere alla base di questo tipo di dolore lancinante.
A volte ci sono delle vere e proprie lesioni, come quelle che derivano da interventi chirurgici, da incidenti o da nevralgia. Altre volte intervengono delle infezioni, come per esempio quelle virali o, per fare un altro esempio, il cosiddetto fuoco di Sant’Antonio.
Altre cause possono essere rappresentate dall’alcolismo, dalla carenza di vitamina B, dalla disfunzione della tiroide.
Come il CBD può aiutare contro il dolore
Gli scienziati si stanno concentrando sulle potenzialità del CBD inteso sempre più come rimedio contro il dolore neuropatico. Questo perché ad un certo punto hanno scoperto il cosiddetto sistema endocannabinoide, che si trova ad agire proprio nel sistema nervoso centrale e in quello periferico, che sono le parti interessate dal dolore neuropatico.
Un cannabinoide come il CBD può interagire con alcuni recettori del sistema endocannabinoide per riequilibrare in maniera naturale molte funzioni dell’organismo.
Il corpo riesce a tollerare bene queste sostanze, perché sono molto simili dal punto di vista chimico a quelle che produce regolarmente. Così regola la risposta al dolore e si riescono a calmare anche le infiammazioni, soprattutto quando il CBD viene utilizzato a livello topico sotto forma di olio.
Queste conferme sono arrivate anche da diversi studi che fanno leva specificamente sul trattamento con il CBD dei dolori periferici agli arti, avendo anche dei risvolti dal punto di vista psicologico, visto che tutto ciò comporta un senso di benessere.